Per tutti gli amanti del golf, ma soprattutto per chi non si è mai avvicinato a questo sport e magari vorrebbe farlo, la Federazione Italiana Golf ha presentato il progetto 50 Ryder Compact BioGolf.

Si prevede infatti, in vista della Ryder Cup del 2022 che verrà ospitata nel nostro paese – ma come ci tengono a sottolinearne i fautori, l’idea c’era già da prima di tale assegnazione – la creazione di 50 strutture golfistiche multifunzionali a basso costo, sostenibili e compatte.

Sostenibili sia a livello ambientale, perché saranno a impatto pressoché nullo, senza lo sviluppo di nuove cubature e totalmente bio (il che significherà anche meno dispendio idrico per la loro manutenzione), sia a livello economico.

Tali campi sorgeranno in aree degradate (discariche e aree dismesse), che verranno riqualificate con l’intento di avvicinare sempre più persone a questo meraviglioso sport, in primis donne e ragazzi. Per questo motivo avranno tariffe più abbordabili.

Compatti perché l’idea è quella di far sorgere piccoli impianti propedeutici la cui superficie non dovrebbe superare i 6-7 ettari, in zone comode e facilmente raggiungibili dai centri abitati.

Tali strutture – un centinaio di Compact Urban Golf sono già state realizzate in Francia in vista della RyderCup 2018 – mirano, non da ultimo, all’aumento dei posti di lavoro.

Due modelli in Italia ci sono già, il Golf Club Livorno e il Torrenova Golf Club di Porto Potenza Picena (in provincia di Macerata), 10 ettari di superficie ciascuno.

Il primo è sorto da una ex discarica ed è il primo campo da golf italiano 100% biologico; il secondo, attualmente in fase di completamento, è nato in un’area agricola dismessa e punta anche ad avvicinare i disabili al golf, mediante l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Il progetto 50 Ryder Compact BioGolf, presentato a Palazzo Madama lo scorso dicembre, è nato dalla collaborazione della Federazione Italiana Golf con Legambiente, FederParchi, Fondazione Univerde e Golf Environment Organization (GEO) e l’Istituto per il Credito Sportivo. Potranno rivolgersi a quest’ultimo tutti i soggetti interessati per avere business plan di avviamento, regime e finanziamenti ad hoc.





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