Un giocatore di golf non è mai “arrivato”, può sempre migliorarsi, sia tecnicamente che a livello di forma; pertanto l’allenamento costante riveste una parte decisiva nella sua preparazione.

Ma qual è il modo ideale di allenarsi? La cosa più importante è avere bene in mente l’obiettivo: è un periodo “tranquillo” oppure fitto di competizioni? Abbiamo dei gesti specifici da correggere o puntiamo ad un miglioramento più generico?

Se per esempio puntiamo a migliorare lo swing conviene correggere una cosa alla volta e cercare di rendere il movimento corretto il più ripetitivo e naturale possibile. Se abbiamo delle gare in programma diventa determinante allenarsi sul campo senza la pressione della gara, per avere modo di cimentarsi sulla durata del percorso (sia di tempo che chilometrica), nonché di sperimentare colpi e strategie di gioco in maniera più rilassata.

L’ideale è allenarsi con tutti i bastoni che abbiamo, dal drive fino al putt, migliorando tutti gli aspetti del gioco. Quindi sia nel campo pratica che facendo un giro di campo e sul putting green. Ciò perché tutto va a convergere in un buon risultato quando si disputano le gare, qualunque sia il nostro handicap.

Gli esperti consigliano tre giorni di allenamento alla settimana con almeno un giorno di riposo in mezzo.

Non esiste solo l’allenamento con la pallina, ma anche senza. La preparazione atletica ha infatti la sua importanza anche nel golf – che alcuni ritengono un’attività da “vecchietti”.

Questo sport richiede infatti sì coordinazione, concentrazione ed equilibrio, ma anche forza, resistenza e flessibilità. Nel golf si usano infatti gli addominali nella torsione del busto, i muscoli delle spalle e delle braccia nello swing, mentre quelli delle gambe intervengono per avere una solida base d’appoggio. Fondamentale è quindi mantenere il fisico tonico, (soprattutto parte addominale e lombare), nonché allenare la mobilità articolare, senza puntare all’aumento della massa muscolare, ma concentrandosi su uno sviluppo armonico di forza muscolare e resistenza, di potenza e di destrezza.

Ogni sessione di allenamento va preceduta da un’adeguata fase di stretching. E, last but not least, non dimentichiamoci mai di quanto sia importante la capacità di concentrarsi e quindi il giusto atteggiamento mentale, da allenare come tutto il resto.





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