Siamo ormai in procinto di entrare nella cosiddetta fase 2 dell’emergenza sanitaria Covid-19. Abbiamo tutti una forte determinazione a riappropriarci gradualmente della nostra vita fatta di lavoro, abitudini e passioni. Tra queste ultime, uno dei posti d’onore è senza dubbio occupato dal golf.

Non vediamo l’ora di ritornare in campo e presto si ripartirà anche in Italia. È dello scorso 13 aprile la comunicazione del Presidente della FIG Chimenti che fa riferimento al DPCM del 10 aprile, dove si autorizzano i Circoli ad iniziare le operazioni di manutenzione dei campi.

Il golf è uno degli sport a minor rischio di contagio

Partiamo, innanzitutto, da un punto fermo: il Covid-19 si trasmette per via aerea e attraverso il contatto con le mucose per via diretta e indiretta, motivo per cui i comportamenti che bisognerà continuare ad adottare anche durante la fase 2 dell’emergenza sanitaria saranno in primis il distanziamento sociale e l’impegno ad evitare l’uso promiscuo di oggetti e di ambienti comuni.

Il golf, che si pratica all’aperto e non si gioca in squadra, sembra dunque essere, tra tutti gli sport, quello più sicuro, in quanto esposto a minor rischio di contagio.

Tuttavia, è già pronta una bozza della Federgolf inerente le nuove linee guida da seguire all’interno dei Circoli.

Vediamo nel dettaglio cosa è stato proposto per poter procedere in sicurezza alla prossima riapertura dei circoli di golf.

Le nuove linee guida per un golf sicuro

Gli spazi chiusi: reception, club house e spogliatoi

All’interno di reception e club house, la parola d’ordine sarà “sanificazione”. Il personale dovrà essere correttamente formato e sensibilizzato per attuare tutte quelle norme utili a lavorare in sicurezza, dall’uso di guanti e mascherine, all’installazione di divisori di plexiglass, alla gestione dei flussi di persone in entrata e uscita dai luoghi comuni con ingressi contingentati.

Il green fee andrebbe pagato online o con la carta di credito e presumibilmente all’ingresso del circolo verrà misurata ad ognuno di noi la temperatura corporea.

Inoltre, con spogliatoi ancora off limits, il consiglio è di uscire di casa già vestiti per giocare e di cambiarci le scarpe in auto, nel parcheggio.

In campo

Una volta che avremo provveduto in tutta sicurezza al passaggio dalla segreteria, potremo scendere in campo. In questo caso, assolutamente vietata la presenza di assembramenti ravvicinati in attesa della partenza. Ognuno di noi dovrà rispettare la distanza di sicurezza.

L’ideale sarebbe ridurre il numero di giocatori di un team, con partenze ben scaglionate anche nel caso di competizioni. In nome del distanziamento sociale, a bordo dei cart ci potrà essere un solo giocatore – a meno che non sia il convivente – e a fine giro il personale del circolo procederà tempestivamente alla sanificazione degli stessi.

Discorso analogo per i carrelli a noleggio, che saranno sanificati dopo l’uso.

Una regola importantissima da rispettare sarà la frequente igienizzazione delle mani ad ogni tee di partenza, con particolare attenzione dopo aver utilizzato un rastrello, evitando di portare le mani alla bocca, al naso e agli occhi, specie dopo aver toccato una superficie potenzialmente infetta.

In conclusione, come tutti gli aspetti della nostra vita, anche giocando a golf dovremo modificare le nostre abitudini, ma, considerata la natura di questo sport individuale che si pratica all’aperto, siamo sicuri che per noi golfisti il cambiamento sarà sicuramente meno traumatico rispetto ad altre categorie di sportivi.
Nessun piccolo accorgimento potrà scoraggiare noi veri golf lover dal ricominciare a frequentare il nostro circolo e riprendere le nostre competizioni (tra cui il Circuito HD Golf) non appena possibile!





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